Holy Land

Denis Billi

Il mio viaggio in Terrasanta

Esprimere a parole cosa sia la “Terra Santa” è un compito arduo. Storia, religione, lingua, odori, rumori, sapori. Terra Santa è quel luogo dove il mondo occidentale per come lo conosciamo è iniziato: la terra dei profeti, di Gesù, di Maometto. In questo lembo di terra abbracciato dal fiume Giordano e dal Mar Mediterraneo, si trovano luoghi sacri per le tre grandi religioni monoteiste: il Monte del Tempio per gli ebrei, la Città Vecchia di Gerusalemme per i cristiani e la Moschea di Al-Aqsa per i musulmani. È un luogo ricco di storia e di significato spirituale per milioni di persone in tutto il mondo.

Il viaggio è stato un’esperienza indimenticabile, un viaggio spirituale che mi ha permesso di toccare con mano i luoghi sacri della nostra fede cristiana. 

Sono stato molto fortunato ad avere l’opportunità di fare un pellegrinaggio in quei luoghi accompagnato da Don Carlo, che insieme a Don Massimo e Nader (la nostra guida locale) ci hanno permesso di andare all’essenziale di quei luoghi dove la storia non appartiene al passato, è viva.

La nostra partenza da Bologna è avvenuta con un volo diretto a Tel Aviv, dove ci siamo subito imbarcati in un lungo e coinvolgente viaggio alla scoperta dei luoghi sacri della cristianità.

Quando si parte, lo scopo è la prima cosa a cui si pensa e l'ultima che si realizza

Il Monte Tabor, Nazareth

La prima tappa del nostro pellegrinaggio è stata il monte Tabor, dove Gesù è stato trasfigurato davanti a Pietro, Giacomo e Giovanni.

Successivamente, abbiamo fatto tappa a Nazareth, la città natale di Gesù, dove abbiamo visitato la Basilica dell’Annunciazione, dove Maria ha ricevuto la visita dell’Arcangelo Gabriele per annunciarle che sarebbe diventata madre di Gesù. La basilica è una delle principali mete di pellegrinaggio di Nazareth e attira visitatori da tutto il mondo. È stata costruita nel 1969 sui resti di una chiesa bizantina del VI secolo. La basilica è composta da una grande navata centrale e da due navate laterali, ed è decorata con numerosi dipinti e mosaici.

Il lago di Tiberiade

Il nostro viaggio è proseguito verso il lago di Tiberiade, dove Gesù ha compiuto numerosi miracoli e dove abbiamo potuto ammirare la bellezza del luogo. È un luogo di grande importanza per la religione cattolica poiché è il luogo in cui Gesù ha compiuto molti dei suoi miracoli, come la moltiplicazione dei pani e dei pesci e la resurrezione di Lazzaro. Inoltre, il lago è stato teatro di molte delle vicende descritte nel Vangelo di Marco, di Matteo, di Luca e di Giovanni.

L'uomo è felice quando ha chiaro lo scopo della sua vita

Il Santo Sepolcro

Il Santo Sepolcro di Gerusalemme è un luogo sacro per i cattolici, poiché è il luogo in cui Gesù Cristo è stato crocifisso, sepolto e risorto. Questo edificio ha una storia lunga e piena di significato per la religione cattolica.
Un elemento interessante del Santo Sepolcro è la scala di legno inamovibile che è presente all’ingresso. Questa scala è un simbolo della fede cattolica nella resurrezione di Cristo, poiché non può essere spostata o rimossa.

Quando siamo spenti e aridi è perché ci fissiamo su ciò che finisce


La Via Dolorosa di Gerusalemme è il percorso che Gesù ha compiuto dal Pretorio di Pilato alla crocifissione sul Golgota. Durante la nostra visita abbiamo fatto una Via Crucis, pregando e riflettendo sulla sofferenza di Gesù durante gli ultimi momenti della sua vita terrena.

Il contrasto tra la preghiera e la meditazione della Via Crucis e il caos del mercato arabo che si svolge lungo il percorso è davvero sorprendente. Mentre noi camminavamo in silenzio, recitando le stazioni della Via Crucis, intorno a noi si svolgeva la vita quotidiana del mercato, con venditori che gridavano per attirare l’attenzione dei clienti, bambini che correvano e giocavano, e una folla di persone che si muoveva in tutte le direzioni.

Tuttavia, nonostante questo contrasto, l’atmosfera nella Via Dolorosa era carica di spiritualità e di emozione. È stata un’esperienza indimenticabile e una preghiera profondamente significativa.

Mentre noi camminavamo in silenzio, recitando le stazioni della Via Crucis, intorno a noi si svolgeva la vita quotidiana del mercato.

Il nostro pellegrinaggio si è concluso a Betlemme, la città dove Gesù è nato. Betlemme è una città situata nella Cisgiordania, a pochi chilometri da Gerusalemme. Qui, abbiamo visitato la Grotta del Presepe, dove è nato il bambino Gesù, e ci siamo ritrovati a pregare nella Basilica della Natività.

La Basilica della Natività è uno dei luoghi più sacri per i cristiani di tutto il mondo ed è considerata uno dei più antichi edifici cristiani al mondo. Nel corso dei secoli, la basilica è stata oggetto di numerose ristrutturazioni e aggiunte, ma la sua struttura originale è ancora visibile. La basilica è stata dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO nel 2012. È divisa in due parti: la chiesa superiore, dove si trova la grotta della Natività, e la chiesa inferiore, dove si trovano alcuni dei più importanti reliquiari cristiani.

Nonostante le difficoltà politiche nella regione, la Basilica della Natività rimane un simbolo di pace e di unità per i cristiani di tutto il mondo. Continua a essere un luogo di pellegrinaggio e di preghiera per milioni di persone ogni anno.

“Al centro del mondo, fuori dal tempo”


Non pietre morte, ma Pietre Vive!

Decido di chiudere il 2017 e iniziare il 2018 con un Pellegrinaggio in Terra Santa. Sono tante le domande che porto con me, ma fin dall’inizio questa frase mi spezza in due: “l’uomo è felice quando ha chiaro lo scopo della propria vita”. Il problema è che quando si parte, lo scopo è la prima cosa a cui si pensa e l’ultima che si realizza. Qui in Palestina, al centro del mondo mi sento fuori dal mondo. Proprio qui dove tutto è nato, dove il Verbo si è fatto carne e che tuttora abita in mezzo a noi, nel deserto, nel Santo Sepolcro, durante la Via Crucis ho incontrato numerose Pietre. Non pietre morte, ma Pietre Vive! Ecco che tutto si fa chiaro con le parole di Don Carlo: “Quando siamo spenti e aridi è perché ci fissiamo su ciò che finisce”. Io non voglio che nulla finisca, io desidero tutto. Voglio tutto.

Ph. @margheritagregoriferri